La sua forza e la potenza della presa sono straordinari. Le
sue caratteristiche di originalità, omogeneità, costanza ed equilibrio
anche sul piano genetico, morfologico e psichico, ne fanno un caso
esemplare nella storia delle razze e nel rapporto uomo-ambiente. Il “lupo italiano" a contatto con la pattuglia forestale è sempre sicuro e affidabile. Ha una spiccatissima attitudine ai compiti di soccorso, sotto la valanga, sotto le macerie e in particolare per la ricerca di persone disperse. E' un animale instancabile e sempre disponibile al lavoro a differenza del pastore tedesco che, un po’ focoso e brillante in un primo momento, si spegne entro poco
tempo.
Il "lupo italiano", razza protetta della quale è vietata la commercializzazione e la riproduzione fuori dall'Ente di tutela, è allevato - senza fini di lucro -
dall'Ente Tutela Lupo Italiano (E.T.L.I.) ed è affidato gratuitamente ad enti, associazioni e persone che si impegnano ad impiegarlo in soli scopi di protezione civile o comunque di interesse
pubblico.
Il coordinatore regionale del Corpo Forestale dello Stato dott. Franco Baldo coadiuvato dal dott.
Piccin, è stato il primo animatore del servizio, infondendo al personale entusiasmo e animazione per l'adozione del lupo italiano fin dal 1989. Le unità cinofile sono già dislocate in svariate province ed operano in stretto collegamento ed in caso di necessità il loro tempestivo intervento può aiutare a risolvere dei casi veramente
difficili.
Sulle montagne e durante il normale servizio di Istituto degli agenti forestali, è facile imbattersi nel forestale accompagnato dal suo cane. Si intravedono gli occhi attenti e luminosi del cane lupo. E' come se le sue pupille volessero liberare un messaggio "Non aver paura, sono un tuo amico". La scienza è riuscita in un'impresa sensazionale. Ha trasformato, con passione e pazienza, il nemico dell'uomo per antonomasia, il lupo, in un perfetto compagno di vita e insostituibile strumento di lavoro. La direzione generale delle Risorse forestali montane e idriche, nella persona del direttore dottor
Sergio Incoronato, si è attivata per la istituzione di ulteriori gruppi cinofili per la realizzazione di una rete di soccorso per l'arco alpino avvalendosi dell'insostituibile apporto del lupo
italiano.
Il cane, grazie al suo fiuto, è ancora oggi lo strumento più sicuro e più rapido per la ricerca tempestiva e vitale dei dispersi. A parità di tempo il cane è in grado di controllare e bonificare una zona otto volte più estesa di quella controllabile da venti uomini allineati e muniti di sonde o altre apparecchiature in caso di sciagura causata da cadute da valanghe. Se il "lupo italiano" è addestrato in maniera particolare può fiutare la presenza di un uomo fino a circa otto metri di profondità sotto la neve. La perfetta simbiosi tra il forestale e il "lupo italiano" è fondamentale per una completa riuscita dell'attività di servizio di Istituto.
L'amore per l'insostituibile compagno di lavoro, quale ormai è diventato il "lupo italiano" per alcuni fortunati agenti forestali del Corpo forestale dello Stato, dona la spinta morale e la forza fisica e spirituale per affrontare il servizio esterno irto sempre di difficoltà, svolto in condizioni climatiche a volte sfavorevoli e con l'unico intento di salvare delle vite umane in pericolo.
L'Ente per la Tutela del Lupo Italiano E.T.L.I. opera in base al
Decreto del Presidente della Repubblica del 21.12.1988 e al Disciplinare emanato con D.M. 24.04.1994 il quale stabilisce le sue competenze e sancisce il valore ufficiale dei suoi atti.
L' Ente non ha ovviamente fini di lucro; le sue, finalità vanno dall'allevamento e selezione della razza ai relativi studi e ricerche sotto l'indirizzo e il controllo della
Commissione Scientifico-Tecnica di cui oltre a cattedratici, scienziati ed esperti fanno parte anche i rappresentanti ministeriali e regionali, alla
Gestione del Registro Anagrafico Ufficiale con i relativi controlli funzionali, all'addestramento nel quadro della
Divisione Scaup per gli addestramenti di utilità pubblica e delle Delegazioni locali, al rilascio di Brevetti operativi ed alla convalida di quelli rilasciati da altre scuole riconosciute dall' E.T.L.I.; del Disciplinare fanno parte integrante due allegati, il
Protocollo di affidamento la cui violazione comporta la revoca ed eventualmente la radiazione e le Norme Tecniche (Standard di
razza).
L' E.T.L.I. costituendo la Commissione Esami e Brevetti ha inserito nella stessa in misura paritetica
Membri del Corpo Forestale dello Stato ed ha nominato Presidente della medesima il Dott.
Ugo Dettoni, Ufficiale del C.F.S.; l' E.T.L.I. ha abilitato come sedi a nazionali di Esami e Brevetti unitamente al proprio campo di Cumiana (TO) - anche quello del Corpo Forestale dello
Stato di Volpago del Montello (TV) a con la sua propaggine alpina di Auronzo di Cadore (BL).
Isidoro Furlan
Ufficiale Forestale
(Fonte: Polizia e Democrazia 6/6/'97)
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