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Ne sopravvivono 650 tutti in affidamento a Carabinieri, Guardia forestale, Polizia e protezione civile

Un cane utile, forse il più utile. Bello, scattante, capace di saltare fino a quattro metri d'altezza. Impavido, sprezzante del pericolo, pronto ad attraversare una barriera di fuoco senza esitazione, a passare in mezzo a strettoie con gli occhi bendati. I sensi presi in prestito dalla natura selvaggia addomesticati a favore dell'uomo. Proprio per questo motivo ne è stata vietata la commercializzazione e la riproduzione senza il benestare dell'Ente di tutela.

E’ riconosciuto come razza protetta e di pubblica utilità da un decreto del Presidente della Repubblica e da un regolamento di Stato. Mascotte della Protezione civile della Regione Piemonte, e il più serio candidato a essere il simbolo delle Olimpiadi invernali del 2006, per spirito di lealtà e per le sue infinite capacità sportive. Un simbolo vivo (chissà per quanto?), non un pupazzetto creato per l'occasione.Un patrimonio immenso che ora rischia di scomparire. «Siamo indebitati fino al collo - spiega Messi - non sappiamo più come fare per andare avanti. Abbiamo la drammatica necessità di essere finanziati dallo Stato». 
Per ben tre volte la legge è caduta a causa dello scioglimento anticipato delle Camere. Messi vive a stretto contatto con le cose della politica romana: divora giornali, tiene fitte corrispondenze con le istituzioni regionali e nazionali, passa gran parte del suo tempo a rispondere al telefono per implorare un aiuto oppure un segnale concreto per avere almeno 500 milioni all'anno (come prevede la legge, passata al Senato, ma ferma in commissione alla Camera, ndr).
«Sono pochi, ma è sempre meglio di un calcio nel sedere», spiega con tutta la sua schiettezza e la sua passione. «Servirebbe almeno 1 miliardo, oltre a un'operazione-ponte per l'immediato. In attesa dell'approvazione della legge occorrono fondi attraverso sponsorizzazioni, contributi di banche, enti aziende benefattori, sottoscrizioni a vastissimo raggio. Per evitare un giorno triste». L’ultimo per il Lupo Italiano.

Da nove anni l'Ente di tutela attende l'approvazione della legge di finanziamento

Impegnati nei terremoti, nella lotta alla criminalità, ora la razza rischia di estinguersi

A CUMIANA

Una famiglia di lupi italiani nel centro di Cumiana dove si riproducono e si addestrano i lupi italiani


UN MIRACOLO GENETICO

Il Lupo Italiano è la sola razza canina che unisce le qualità del lupo e del cane, il solo animale al mondo allevato senza scopo di lucro, non può essere commercializzato né riprodotto senza l'autorizzazione dell' Ente per la Tutela del lupo Italiano. Nasce dall'unione tra una lupa selvatica e un pastore tedesco. Può essere solo dato in affidamento, in presenza di serie motivazioni. Ne sopravvivono 650 e tutti gli esemplari prestano la loro opera alle forze di Polizia, alla Guardia Forestale e alla Protezione Civile. L’Ente di Tutela, opera in base al decreto del Presidente della Repubblica 21/12/1988 e il Disciplinare emanato con Decreto Ministeriale 30/03/1988. L’Ente, nel proprio centro di Selezione, gestisce il «pool genetico» della razza, realizzando linee di sangue idonee a tutti i compiti di soccorso, in superficie, sotto le macerie, sotto le valanghe.

FEDERICO MONGA

(Fonte:Il Giornale 8/12/'99)

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