Torna alla Home


1990
 
il 31/3 decreto Ministeriale M.A.F. nell’ambito della legge 8/11/86 n. 752 e della delibera del C.I.P.E. 2/5/89 sulla salvaguardia economica e biogenetica delle razze/popolazioni a limitata diffusione, ammette l’E.T.L.I. a convenzione finalizzata a “..salvaguardia dell’integrità genetica del Lupo Italiano con particolare riguardo alla conservazione della complessità genetica… selezione e realizzazione di linee di sangue ai fini di rispondere ai compiti di soccorso in montagna, anti-valanga, anti-catastrofe e ricerca di persone disperse nonché ausiliare del Corpo Forestale dello Stato, guardiaparco e guardiacaccia, per pistaggi animali feriti ed azioni anti-bracconaggio… organizzazione e gestione dei relativi corsi di addestramento…”.

1992  
ottobre: i mass media di tutto il mondo danno notizia di salvataggio, durante il terremoto de Il Cairo, di una persona sepolta da oltre 84 ore, ad opera di un Lupo Italiano condotto da una volontaria francese dell’A.U.I. Action d’Urgence Internationale. A seguito di questa collaborazione l’A.U.I. propone all’E.T.L.I. uno scambio franco italiano per operazioni di soccorso.

1994
 
il 20/4: decreto ministeriale M.I.R.A.A.F. che emana il Disciplinare dell’E.T.L.I. il quale stabilisce definitivamente le competenze dell’Ente e sancisce il valore ufficiale dei suoi atti. Le finalità vanno dall’addestramento e selezione, senza fini di lucro della razza, ai relativi studi e ricerche sotto l’indirizzo ed il controllo della Commissione scientifico tecnica, alla gestione del registro Anagrafico con i relativi controlli funzionali, all’addestramento, nel quadro della Divisione SCAUP per gli addestramenti di utilità pubblica e delle delegazioni locali, al rilascio di Brevetti operativi ed alla convalida di brevetti rilasciati da altre scuole riconosciute dall’E.T.L.I., del Disciplinare fanno parte integrante due allegati: il protocollo di affidamento la cui violazione comporta la revoca ed eventualmente la radiazione e le Norme Tecniche (Standard della Razza). La Presidenza del consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile, iscrive l’E.T.L.I. tra gli organismi di volontariato a livello nazionale. 

1995
in seguito alla collaborazione con il Laboratorio di genetica Molecolare dell’Istituto per la difesa e la valorizzazione del Germoplasma Animale del C.N.R. è stato possibile raggiungere risultati probanti per l’eventuale disconoscimento delle parentele. 

1996  
il 16/4 la Commissione Scientifica Tecnica emana il provvedimento in applicazione dell’articolo n. 8 del Disciplinare, stabilendo i requisiti degli Istruttori per l’addestramento del Lupo Italiano. Vengono abilitati, come sedi di esami e brevetti operativi i campi di addestramento dell’E.T.L.I. di Cumiana (TO) e del Corpo Forestale dello Stato di Volpago del Montello (TV) con la sua propaggine alpina di Auronzo del Cadore (BL). 

Con delibera n. 186/12785 del 7/10 la Giunta Regionale del Piemonte individua nell’effige del Lupo Italiano la “mascotte” della Protezione Civile Regionale. 

1998  
Sarno: i Lupi Italiani e i loro conduttori hanno destato l’ammirazione della popolazione rendendosi utilissimi durante la catastrofe per il ritrovamento dei dispersi. 

Il 16/6 nota del prof. Bosticco per la Commissione Agricoltura del Senato, nella quale si sviluppa quanto segue:”…per inciso, si tenga presente che il Lupo Italiano è stato in Italia la prima razza canina per la quale è avvenuto l’accertamento delle paternità con metodo studiato ed applicato dall’Istituto per la Valorizzazione e la Difesa del Germoplasma Animale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Milano); tale metodo è stato poi messo a disposizione di tutti gli allevatori presso il Centro di Cremona. Questo è un contributo che l’E.T.L.I. ha dato alla cinofilia italiana e, forse non soltanto a questa, che è giusto porre nella dovuta evidenza”. 

<<||| Torna Indietro |||| Vai Avanti |||>>